Cos’è la depressione: sintomi, causa e cura
Con il termine depressione si indica un particolare stato dell’umore connotato da tristezza, mancanza di energia psichica e fisica, senso d’impotenza, anedonia (difficoltà o incapacità di provare piacere), scarsa motivazione e altro.
Cerchiamo di comprendere meglio da un punto di vista psicologico di cosa si tratta e quali possono essere i metodi d’intervento per la cura della depressione.
Il primo passo è capire a cosa esattamente ci riferiamo quando parliamo di umore. Il termine umore deriva dal latino Humor o umor-oris che significa «essere umido» Nella dottrina medica d’Ippocrate fa riferimento a ciascuno dei quattro fondamentali fluidi organici (sangue, flemma, bile gialla e bile nera, quest’ultima chiamata anche atrabile o umor nero) che reggono l’organismo dell’uomo. La salute è la risultante del rapporto tra questi fluidi, di qui l’utilizzo del termine per indicare lo stato emotivo prevalente di un soggetto.
La depressione riguarda quindi un calo del tono dell’umore che determina una significativa riduzione della qualità della vita con problemi che possono riflettersi sull’ attività lavorativa, sulle relazioni sociali, sulla relazione con il proprio partner o con la propria famiglia. Capita spesso che persone depresse finiscano con perdere il lavoro o con il separarsi arrivando a isolarsi sempre di più. Spesso la depressione può indurre un aumento del consumo di alcol, farmaci, sostanze psicotrope compromettendo anche la salute fisica.
In ambito clinico differenziamo i tipi di depressione sulla base della gravità e della compromissione. Con il termine depressione maggiore (endogena) ci si riferisce a un quadro in cui la funzionalità della persona è seriamente intaccata. L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) valuta la depressione maggiore come uno dei disturbi più invalidanti al mondo con un costo sociale elevatissimo. Spesso il soggetto che ne soffre non è in grado di attribuire il malessere a un evento specifico.
La depressione reattiva (esogena) ha un quadro clinico meno preoccupante o comunque con una prognosi positiva. Solitamente questa si manifesta in seguito ad un evento scatenante come un lutto, una separazione, una malattia, la perdita del lavoro etc. È importante sapere che se trascurata questa forma di depressione può evolvere in un quadro più complesso come la depressione maggiore.
Comorbilità
La diagnosi di depressione è molto complessa, bisogna tener conto di diversi fattori che ne determinano la prognosi del trattamento psicoterapico.
Il disturbo depressivo raramente si riscontra in maniera isolata e unica. Questa forma di disagio si inscrive in quadri clinici decisamente più complessi. Troviamo ad esempio concomitanza (comorbilità) con disturbi d’ansia, attacchi di panico, DOC (disturbo ossessivo compulsivo). La depressione sorge in soggetti con una certa fragilità caratteriale che potremmo definire nevrotici , e lungo un continuum che va verso una maggiore gravità, in pazienti con disturbi di personalità dell’ area borderline.
Trattamento della depressione
Il trattamento della depressione può coinvolgere diverse figure a seconda della gravità e del livello di compromissione del quadro. In forme molto gravi con significativa riduzione dell’autonomia, e in presenza d’ideazioni suicidarie è fortemente consigliabile un intervento farmacologico, spesso in questi casi si rende necessario anche un ricovero. In situazioni medio-gravi il trattamento farmacologico associato a una psicoterapia ottiene ottimi risultati. Quando il soggetto ha un buon funzionamento e riesce a fronteggiare le richieste sociali una psicoterapia che lavori sulle cause profonde del malessere può essere sufficiente a restituire serenità, energia, senso di efficacia, e una ritrovata capacità di relazionarsi.
ISTDP e depressione
Esistono diversi modelli di psicoterapia che possono essere indicati per il trattamento della depressione, alcuni di questi si concentrano sulle manifestazioni cliniche cercando di mitigarle con l’ausilio di strategie psicologiche o attraverso l’apprendimento di tecniche volte a far acquisire maggior capacità di gestione dei sintomi. Alcuni metodi sono più diretti all’ esplorazione dei contenuti psichici inconsci considerati alla base della patologia in esame, altri ancora si concentrano sulla rete famigliare o sugli aspetti relazionali della persona.
L’ ISTDP è un modello terapeutico che ha suscitato molto interesse negli ultimi anni per la capacità di ottenere ottimi e duraturi risultati in un tempo di cura relativamente breve. A oggi, dopo trent’anni dalle sue prime teorizzazioni, vi sono un cospicuo numero di studi supportati da diverse metanalisi e revisioni a sostegno dell’efficacia di questo metodo di lavoro. Uno degli studi più recenti (“Efficacy and cost-effectiveness of intensive short-term dynamic psychotherapy for treatment resistant depression: 18-Month follow-up of the Halifax depression trial” Joel M.Towna, AllanAbbass, & co.) sostiene che la validità di questo modello con i disturbi depressivi non solo è superiore a modelli già conosciuti, ma i suoi risultati sono mantenuti nel tempo più di qualsiasi altro trattamento psicoterapico. Il processo terapeutico consiste nell’aiutare il paziente a esperire emozioni profonde che vengono costantemente evitate attraverso strategie che risultano controproducenti in termini di funzionalità dell’individuo e che ne determinano una significativa compromissione con l’instaurarsi di sintomi o difficoltà di varia natura.
Impegnarsi in una psicoterapia per curare la depressione è essenziale per poter tornare a una vita più serena che permette una piena realizzazione delle proprie aspirazioni e delle proprie relazioni affettive e del proprio potenziale come essere umano. Nessuno dovrebbe rimanere solo ad affrontare questo problema, l’aiuto di uno specialista è spesso una seria alternativa alla sofferenza.